Un Passo Verso la Decarbonizzazione del Trasporto Marittimo

Apr 18, 2025 at 7:30 AM

In un significativo sviluppo per il settore marittimo mondiale, l'Organizzazione marittima internazionale (Imo) ha approvato a Londra un accordo destinato a ridurre le emissioni di gas serra dalle navi commerciali. Questa decisione segue quasi dieci anni di negoziazioni e mira a contrastare l'impatto ambientale di un settore che contribuisce al 3% delle emissioni globali di gas serra. L'accordo, che entrerà in vigore nel 2028, stabilisce obiettivi ambiziosi per ridurre le emissioni entro il 2030, anche se resta ancora da vedere se queste misure saranno sufficienti per rispettare gli impegni precedenti dell'Imo.

Dettagli dell'Accordo e Contesto

Nel cuore della primavera, mentre fiori e speranze sbocciavano insieme, rappresentanti di diverse nazioni si sono riuniti nella storica città di Londra per siglare un importante accordo. Le navi commerciali, alimentate tradizionalmente con olio combustibile pesante, uno dei prodotti più economici ma altamente inquinanti derivati dal petrolio, sono state messe sotto scrutinio. Per incentivare una transizione verso fonti energetiche meno dannose, l'accordo prevede due obiettivi principali: una riduzione minima del 4% fino al 2028, che aumenterà progressivamente fino all'8% entro il 2030, e una seconda via più rigorosa che richiede riduzioni del 17% e del 21%. Navi che non raggiungono tali standard dovranno affrontare sanzioni finanziarie elevate, con tariffe che variano tra 100 e 380 dollari per tonnellata di anidride carbonica in eccesso.

Nonostante i progressi, alcune potenze mondiali hanno espresso opposizione. Paesi come la Cina e l'Arabia Saudita hanno sollevato critiche, temendo che queste norme possano incidere negativamente sulle loro economie basate sul commercio e sull'estrazione di petrolio. Gli Stati Uniti, pur essendo solo marginalmente coinvolti dato il limitato numero di navi commerciali sotto bandiera statunitense, hanno lanciato avvertimenti contro chi aderirà all'accordo, minacciando "misure reciproche".

Le somme raccolte tramite queste sanzioni verranno reinvestite nell'Imo per finanziare ulteriori progetti di decarbonizzazione oppure utilizzate per acquistare crediti di emissione dai vettori navali che rispettano le normative.

Da un punto di vista giornalistico, questo accordo rappresenta un passo positivo ma insufficiente. Sebbene sia incoraggiante vedere il mondo muoversi verso obiettivi climatici più ambiziosi, è chiaro che rimane molto da fare per raggiungere gli standard necessari per preservare il nostro pianeta. La resistenza di alcuni paesi dimostra quanto ancora ci sia bisogno di collaborazione globale per superare barriere economiche ed energiche. Solo attraverso un impegno collettivo sarà possibile garantire un futuro sostenibile per le generazioni future.