Le principali società controllate da Ferrovie dello Stato hanno annunciato la nomina dei nuovi amministratori delegati e presidenti. Questo cambiamento di vertici avviene in un momento cruciale per il settore ferroviario, che affronta sfide significative nell'ottica del rinnovo e modernizzazione delle infrastrutture. Mentre la maggior parte degli appunti riguarda figure interne al gruppo, si segnalano alcune presenze esterne, tra cui una donna ex parlamentare.
In un contesto caratterizzato da trasformazioni importanti nel panorama dei trasporti pubblici, le assemblee delle società controllate da Ferrovie dello Stato hanno approvato la designazione dei nuovi dirigenti. In particolare, Aldo Isi è stato nominato amministratore delegato di RFI, mentre Gianpiero Strisciuglio assumerà lo stesso ruolo a Trenitalia. Claudio Andrea Gemme sarà il nuovo capo di ANAS, e Dario Lo Bosco guiderà Italferr. Serafino Lo Piano prenderà le redini di Busitalia, mentre Matteo Colamussi sarà alla guida di FS Sistemi Urbani. Le nomine includono anche Stefano Cervone come responsabile di Ferservizi e Luigi Corradi come amministratore unico di FS International.
Un elemento di rilievo è la presenza di due donne ai più alti livelli: Paola Firmi presiederà RFI e Maria Rosaria Sessa sarà alla guida di FS Sistemi Urbani. Si noti anche l'inserimento di Giuseppe Pecoraro, prefetto e figura esterna al mondo dei trasporti, alla presidenza di ANAS. Le altre nomine, invece, coinvolgono professionisti già operanti all'interno del gruppo.
Queste designazioni entreranno in vigore con tempi diversi: per RFI e Ferservizi saranno valide fino all'approvazione del bilancio 2025, mentre per le altre società copriranno il triennio 2025-2027. Il processo di nomina ha richiesto l'esame e l'approvazione del Ministero dell'Economia e delle Finanze, con particolare attenzione al passaggio di Strisciuglio da una società all'altra.
L'anno prossimo sarà determinante per le ferrovie italiane, dato l'enorme impegno necessario per modernizzare le infrastrutture e migliorare i servizi offerti ai passeggeri.
Dalla prospettiva di un osservatore, queste nomine rappresentano un importante passo verso la riforma e l'efficienza del sistema ferroviario italiano. La scelta di integrare figure esterne, insieme a quelle interne, suggerisce un tentativo di combinare esperienza consolidata con nuove prospettive. Questo mix potrebbe essere essenziale per affrontare le sfide future e garantire un servizio di alta qualità ai cittadini italiani.