Secondo recenti rivelazioni, il servizio di streaming Apple Tv+ sta subendo forti perdite finanziarie, ammontanti a oltre un miliardo di dollari annualmente. L'azienda californiana ha investito ingenti risorse nei contenuti originali, ma non ha ancora raggiunto i livelli di successo commerciale sperati. Similmente, anche Apple Music si trova in una situazione competitiva sfavorevole rispetto ai leader del settore come Spotify. Queste insufficienze pongono domande sul modello strategico adottato da Tim Cook dopo aver preso le redini dell'azienda nel 2011.
Da quando è stato lanciato nel 2019, Apple Tv+ ha richiesto investimenti massicci per la produzione di nuovi contenuti, arrivando fino a 5 miliardi di dollari all'anno. Nel 2024, tuttavia, questo budget è diminuito leggermente a 4,5 miliardi su richiesta diretta del CEO Tim Cook, che ha imposto tagli di costo. Nonostante ciò, il servizio conta solo 45 milioni di abbonati e offre un catalogo di 277 titoli, cifre molto inferiori rispetto a giganti come Netflix, che conta 277,6 milioni di iscritti e offre oltre 6643 opere.
Anche Apple Music mostra segni di fragilità competitiva, con circa 100 milioni di utenti (inclusi quelli con prove gratuite), contro i 263 milioni di sottoscrizioni paganti di Spotify al termine del 2024. Questa disparità evidenzia le difficoltà di Apple nel catturare porzioni significative del mercato dei servizi digitali.
Analizzando le decisioni strategiche prese sotto la guida di Tim Cook dal 2011, emerge un cambio di rotta significativo verso prodotti e servizi ad alta marginalità, distanziandosi dalle origini hardware-centriche di Steve Jobs e Jony Ive. Secondo Martin Peers di The Information, in dieci anni dall'introduzione dell'Apple Watch fino al Vision Pro, Apple ha introdotto solo due nuovi dispositivi hardware sotto la leadership di Cook, mentre Jobs aveva innovato con l'iPod, l'iPhone e l'iPad.
Nel 2024, i servizi hanno generato un fatturato di 26,34 miliardi di dollari, rappresentando il 24% del totale di 390,8 miliardi di ricavi globali. Tuttavia, la riduzione delle vendite di iPhone (-0,8%), la scarsa accoglienza del visore di realtà mista Vision Pro (con soli 420mila unità vendute rispetto alle previsioni di 700mila) e il ritardo nella corsa all'intelligenza artificiale stanno alimentando preoccupazioni tra gli investitori riguardo alla capacità di Apple di mantenere la propria posizione dominante nel panorama tecnologico mondiale.
Gli ultimi dati suggeriscono che Apple deve affrontare importanti sfide per bilanciare il mix di prodotti hardware e servizi, garantendo al contempo profitabilità a lungo termine. La necessità di riadattare il proprio modello aziendale appare sempre più pressante, specialmente in un contesto di mercato in rapida evoluzione.