Il recente accordo tra la Commissione Europea e i partner sociali mira a rafforzare la collaborazione esistente, fondamentale per il benessere economico e sociale del continente. Questo patto si propone di adattare i mercati del lavoro alle sfide future, promuovendo una maggiore competitività, produttività e giustizia sociale. Le misure chiave includono l'adeguamento della formazione dei lavoratori alle nuove richieste del mercato, nonché lo sviluppo di iniziative concrete per migliorare la qualità del lavoro.
Il dialogo sociale è considerato essenziale per mantenere la vitalità economica delle imprese europee. L'accordo sottolinea l'importanza di adattarsi rapidamente ai cambiamenti tecnologici e ambientali, garantendo che la formazione professionale sia allineata con le nuove esigenze del mercato. Il Patto prevede iniziative come la nomina di un inviato speciale per facilitare il dialogo, la creazione di una strada per migliorare la qualità del lavoro e la costante consultazione dei partner sociali.
Per affrontare efficacemente le trasformazioni del mondo del lavoro, il Patto introduce misure innovative. La nomina di un inviato per il dialogo sociale europeo assicurerà una comunicazione continua tra tutte le parti coinvolte. Inoltre, la “Roadmap per il lavoro di qualità” sarà uno strumento cruciale per identificare e implementare soluzioni concrete. Lo sviluppo di un meccanismo per ricevere rapporti congiunti dai partner sociali permetterà una valutazione periodica dell'efficacia delle politiche messe in atto. Questo approccio integrato favorirà una migliore preparazione al futuro, garantendo che i lavoratori abbiano le competenze necessarie per prosperare in un ambiente sempre più dinamico.
L'accordo segna un passo importante nella storia del dialogo sociale europeo, seguendo gli impegni presi in precedenza. Il Summit dei Partner Sociali di Val Duchesse ha gettato le basi per questo nuovo capitolo, evidenziando l'importanza di un dialogo fiorente per affrontare le trasformazioni tecnologiche e demografiche. Il Patto si fonda su principi stabiliti nel Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea e nel Pilastro Europeo dei Diritti Sociali.
Renato Brunetta, presidente del Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro, ha sottolineato l'importanza del dialogo sociale per guidare i cambiamenti e affrontare le grandi trasformazioni. Secondo lui, la Presidente Von der Leyen ha compreso la necessità di un dialogo attivo per orientare le innovazioni tecnologiche e sociali. Il Cnel, descritto da Brunetta come la casa delle parti sociali, rappresenta il luogo ideale per scrivere questo nuovo capitolo nelle relazioni industriali. L'accordo prevede anche l'aumento dei salari e l'aggiornamento delle competenze dei lavoratori per contrastare il calo produttivo e demografico, migliorando così il sistema di welfare europeo.