Nel mese di febbraio, il Gruppo Editoriale San Paolo ha inaugurato una nuova fase con significative modifiche nella sua struttura direttiva. L’Assemblea dei soci ha nominato don Stefano Stimamiglio come nuovo amministratore delegato, sostituendo così la figura che ha guidato l’azienda negli ultimi quattro anni. Questo cambiamento porta con sé un rinnovamento nel Consiglio di Amministrazione e nella direzione editoriale del gruppo, con l'intento di affrontare le sfide future attraverso strategie innovative e digitali.
L’assemblea del Gruppo Editoriale San Paolo ha deciso di affidare a don Stefano Stimamiglio la guida dell’azienda, un ruolo che precede l’importante transizione verso nuovi orizzonti. Don Stimamiglio, fino ad allora direttore di Famiglia Cristiana, si è distinto per la sua competenza in vari ambiti professionali, tra cui il diritto e la teologia. La nomina coincide con l’arrivo di nuovi volti al vertice della società: don Roberto Ponti assume la presidenza, mentre don Giuseppe Musardo continua nel suo ruolo di direttore generale. Il board ora comprende anche figure chiave come don Franco Soliman e don Antonio Rizzolo, entrambi con responsabilità specifiche all’interno del gruppo.
Con l’obiettivo di potenziare ulteriormente la presenza digitale del gruppo, i dirigenti hanno espresso la volontà di seguire l’esempio innovativo del fondatore don Giacomo Alberione. Questa visione futuristica si accompagna a un sincero ringraziamento per coloro che hanno contribuito alla crescita dell’azienda in passato, inclusi don Rizzolo, don Sabatucci e don Epidotti, nonché un commosso ricordo per don Carlo Cibien, recentemente scomparso. Nello stesso contesto, don Vincenzo Vitale prende il comando della direzione editoriale del gruppo, portando con sé esperienza e dedizione acquisite in posizioni precedenti.
Il Gruppo Editoriale San Paolo ha aperto una nuova pagina della sua storia con l'inserimento di leader esperti e motivati. Questa transizione promette un futuro brillante, focalizzato su una maggiore integrazione delle tecnologie digitali e sul mantenimento dei valori fondamentali che hanno sempre caratterizzato l'attività dell'azienda. Le parole di incoraggiamento dei nuovi dirigenti testimoniano la determinazione a perseguire obiettivi ambiziosi, rispettando al contempo la tradizione e l'eredità lasciate dai predecessori.