Un Gigantesco Contenzioso: Moltiply sfida Google per Abusi di Mercato

May 9, 2025 at 9:02 AM

In un caso che risuona a livello internazionale, l'azienda italiana Moltiply ha deciso di intraprendere azioni legali contro il colosso tecnologico Google. L'accusa è quella di aver sfruttato la propria posizione dominante nel mercato dei motori di ricerca, causando danni ingenti ai propri concorrenti. Secondo le stime, il preteso ammontare delle perdite si aggira intorno ai tre miliardi di euro. Questa iniziativa segue una serie di provvedimenti avviati dalle istituzioni europee, i quali hanno già riconosciuto comportamenti illeciti da parte di Google.

Dettagli della Controversia e Contesto Legale

Nel cuore di una Roma vibrante di attività economiche, Moltiply Group, nota ex Mutuionline.it, ha aperto un fronte legale contro Google. La causa riguarda un periodo tra il 2010 e il 2017, durante il quale il servizio Google Shopping sarebbe stato favorito ingiustamente. Tale pratica è stata confermata illegale dalla Corte di Giustizia Europea nell'autunno del 2024. In particolare, Google avrebbe dato evidenza prioritaria al proprio comparatore di prezzi, mettendo in ombra altre piattaforme competitive e influenzando negativamente il mercato digitale. Gli esperti incaricati dalla controllata di Moltiply, 7Pixel, hanno calcolato che i danni totali superano i 2,97 miliardi di euro, cifra che include effetti strutturali e interessi accumulati.

Questo caso non solo ribadisce l'importanza delle normative antitrust, ma segnala anche un crescente movimento verso una maggiore regolamentazione del settore tecnologico.

Da un punto di vista giornalistico, questa controversia rappresenta un chiaro esempio di come le aziende emergenti possano reagire alle pratiche commerciali sleali delle grandi multinazionali. Per i lettori, si tratta di un monito importante: la trasparenza e l'equità devono essere al centro di ogni operazione commerciale, indipendentemente dalla dimensione dell'azienda coinvolta. Questa disputa potrebbe ispirare ulteriori iniziative legali e incoraggiare una maggiore vigilanza sui giganti del digitale.