Un Silenzio Forzato: La Tragica Fine di Fatima Hassouna e il Crollo della Libertà Informativa a Gaza

Apr 23, 2025 at 10:44 AM

Il 16 aprile, una giovane fotogiornalista palestinese di nome Fatima Hassouna ha perso la vita durante un bombardamento israeliano mentre si trovava al sicuro in casa insieme a dieci membri della sua famiglia. Questo evento tragico è diventato simbolo di una più ampia crisi che colpisce i professionisti dell'informazione nella Striscia di Gaza. Secondo uno studio condotto dall'Università di Brown negli Stati Uniti, dal 7 ottobre 2023, almeno 232 giornalisti sono stati uccisi a Gaza, un numero impressionante se confrontato con le perdite subite durante conflitti storici come la guerra civile americana o quelle mondiali. L'esercito israeliano risulta responsabile del 70% delle morti di giornalisti nel mondo l’anno precedente, secondo il Committee to Protect Journalists.

Nel quartiere di Al Touffah, nel nord di Gaza, Fatima Hassouna stava vivendo giorni difficili prima della sua prematura scomparsa. Una promettente carriera come protagonista del documentario "Put Your Soul on Your Hand and Walk", diretto da Sepideh Farsi, doveva portarla al prestigioso festival cinematografico di Cannes in maggio. Nel suo ultimo post su Instagram, scritto nell'anno precedente, aveva espresso il desiderio di una morte che avrebbe fatto rumore nel mondo, probabilmente conscia dei pericoli che correva quotidianamente.

Gli attacchi contro i professionisti dell'informazione non si limitano alle vittime dirette. Altri giornalisti palestinesi hanno subito arresti arbitrari, spesso senza accuse formali, rimanendo detenuti sotto misure amministrative che permettono loro di essere trattenuti indefinitamente. Dal 7 ottobre, almeno 84 giornalisti sono stati arrestati, aggiungendo ulteriore sofferenza alla comunità mediatica già provata.

Inoltre, il governo guidato da Benjamin Netanyahu ha imposto restrizioni severissime impedendo l'accesso ai giornalisti stranieri nella Striscia di Gaza. Questa decisione politica sembra mirare ad attenuare la copertura internazionale del conflitto, lasciando aperta la possibilità di occultamento di azioni considerate illegali o eticamente discutibili. Le parole di studiosi e organizzazioni internazionali parlano chiaro: Gaza è divenuta un luogo dove la libertà di informazione viene sistematicamente soppressa.

L'assassinio di Fatima Hassouna e la crescente minaccia nei confronti dei giornalisti a Gaza rappresentano solo l'inizio di una lotta più ampia per la verità e la trasparenza. Senza testimoni coraggiosi disposti a mettere in discussione il potere, il mondo rischia di restare all'oscuro delle realtà quotidiane che affliggono questa regione devastata dal conflitto.