Una nuova collaborazione tra l’Associazione dei Cavalieri dell’Ordine di Malta e la Fondazione Laureus Sport for Good Italia ETS sta prendendo forma. L’accordo, che si concentra sui minori provenienti da contesti socio-economici vulnerabili, mira a promuovere salute e benessere attraverso screening gratuiti e iniziative educative. Iniziando a Roma nel maggio 2025 e estendendosi poi ad altre città italiane, il progetto offre un sostegno sanitario essenziale a bambini e adolescenti, insieme a programmi di sensibilizzazione per le famiglie.
In un paesaggio urbano spesso segnato da disparità sociali, Roma diventerà il cuore pulsante di una campagna sanitaria destinata a migliorare la qualità della vita dei giovani più bisognosi. Grazie a questa partnership, bambini e ragazzi tra i 6 e i 16 anni avranno accesso a visite mediche preventive gratuite, svolte da personale specializzato dell’Ordine di Malta. La fase pilota prevede l’intervento del personale medico nei quartieri con maggiori bisogni, mentre Milano, Napoli e altre località seguiranno presto.
Il progetto non si ferma solo alle visite mediche: le famiglie riceveranno formazione su stili di vita salutari e alimentazione equilibrata. Questo aspetto educativo è fondamentale per creare consapevolezza a lungo termine e cambiamenti duraturi. Il coinvolgimento delle associazioni sportive e del terzo settore amplifica l’impatto sociale, integrando salute fisica ed educazione.
Dal canto suo, Edoardo Bellomo, direttore generale per le attività sanitarie dell’Ordine di Malta, ha espresso orgoglio per questa iniziativa, enfatizzando l’importanza di garantire un accesso equo alla prevenzione sanitaria per i giovani. Daria Emanuela Braga, direttrice della Fondazione Laureus Italia, ha descritto la partnership come un passo cruciale verso l’inclusione sociale, usando lo sport come strumento di trasformazione positiva.
Le immagini scattate durante la firma dell’accordo mostrano entrambi i rappresentanti impegnati in un dialogo costruttivo, simboleggiando l’unione di sforzi per un obiettivo comune.
Questa iniziativa dimostra come la salute e l’educazione possano andare di pari passo per combattere le disuguaglianze sociali. Attraverso azioni concrete, le organizzazioni coinvolte stanno gettando le basi per un futuro più giusto e inclusivo per i giovani italiani. Come giornalista, mi colpisce la capacità di queste istituzioni di unire risorse e competenze diverse per creare un impatto reale sul territorio. Da lettore, si può trarre ispirazione dal fatto che ogni piccolo contributo, sia esso finanziario o volontariato, può fare la differenza nella vita di qualcuno.