Nel quadro di un mondo sempre più interconnesso e vulnerabile, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha raggiunto un traguardo significativo. Dopo tre anni di negoziati complessi, i paesi membri hanno approvato il 16 aprile un testo che mira a prevenire e contrastare future pandemie. Questo documento rappresenta una tappa fondamentale per la sicurezza globale, ponendo le basi per una cooperazione internazionale più efficace. L'accordo si concentra su aspetti chiave come il trasferimento tecnologico tra nazioni e la creazione di un sistema di accesso ai patogeni e condivisione dei benefici.

L’Accordo Raggiunto dopo Lunghi Negoziati

In una notte memorabile, alle ore 1:58 del mattino, è stato siglato un accordo storico durante una sessione plenaria all'interno dell'OMS. In questa occasione, Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'organizzazione, ha espresso la sua soddisfazione definendo quel giorno come "un momento epocale". Il testo sarà esaminato ulteriormente durante la prossima Assemblea Mondiale della Sanità, organo legislativo dell'OMS, prevista per maggio.

I negoziati si sono protratti a causa delle tensioni relative al trasferimento tecnologico verso i paesi meno sviluppati. Durante la pandemia di covid-19, numerosi stati ricchi hanno monopolizzato risorse essenziali come vaccini e test diagnostici. Tuttavia, grazie a compromessi costruttivi, si è giunti alla formula di un "trasferimento concordato dalle parti", garantendo così equità e collaborazione.

Inoltre, l’accordo prevede la costituzione di un Sistema di Accesso ai Patogeni e Condivisione dei Benefici (Pabs). Tale strumento assicurerà che le informazioni fornite dai paesi in merito ai patogeni siano ripagati con accesso alle tecnologie mediche risultanti, come vaccini e test diagnostici. Viene anche delineata una rete globale di approvvigionamento e logistica per ampliare l'accesso a queste risorse vitali.

Questo risultato si è ottenuto nonostante contesti difficili, come i tagli agli aiuti decisi dal governo statunitense sotto Donald Trump e l'annuncio di ritiro degli Stati Uniti dall'OMS all'inizio del 2021.

Da un punto di vista giornalistico, questo accordo rappresenta un chiaro esempio di come la cooperazione internazionale possa essere efficace nonostante le divisioni politiche e geografiche. Mostra come la salute globale richieda un approccio collettivo e inclusivo, dove ogni nazione abbia voce in capitolo. La lezione principale è che solo attraverso il multilateralismo è possibile affrontare minacce comuni come le pandemie, dimostrando che la solidarietà può trionfare sulle divisioni mondiali.