Un Nuovo Corso per l'Africa: L'Iniziativa Italiana

Apr 17, 2025 at 10:23 AM

Il governo italiano, guidato da Giorgia Meloni, ha lanciato un ambizioso piano di sviluppo denominato "Piano Mattei", con l'obiettivo di rafforzare i legami con il continente africano. Questo programma mira a contrastare la migrazione irregolare attraverso investimenti in infrastrutture e opportunità economiche nei paesi africani. Tuttavia, nonostante gli sforzi, alcuni progetti hanno incontrato ostacoli significativi.

Mentre l'Italia cerca di ampliare la propria influenza in Africa, affrontando critiche per le sue scelte strategiche, il Piano Mattei è visto come una possibilità per creare nuove opportunità per i giovani africani. Tuttavia, alcune iniziative, come il progetto pilota in Kenya, hanno generato delusione tra gli agricoltori locali, mettendo in discussione l'efficacia dell'intero programma.

Investimenti e Opportunità Economiche

L'iniziativa italiana si concentra su progetti che promuovono lo sviluppo economico e sociale nei paesi africani. Con un budget di 5,5 miliardi di euro, il Piano Mattei prevede investimenti in infrastrutture chiave e formazione professionale, offrendo ai giovani africani la possibilità di costruire un futuro nel loro paese natio.

Grazie al Piano Mattei, l'Italia finanzia progetti in quattordici paesi africani, coprendo settori diversi come trasporti, energia e formazione. Ad esempio, il corridoio ferroviario di Lobito in Angola rappresenta un investimento significativo di 320 milioni di euro, destinato a migliorare le connessioni commerciali tra la Repubblica Democratica del Congo e il porto angolano. Inoltre, corsi gratuiti di formazione tecnica, come quelli offerti nella scuola italiana di Addis Abeba, permettono ai giovani etiopi di acquisire competenze utili per trovare lavoro sia in patria sia all'estero. Eyob Hailemichael, uno dei partecipanti, vede nel corso una via verso un futuro migliore, sperando di ottenere un reddito dignitoso grazie alle competenze acquisite.

Sfide e Limitazioni

Nonostante gli obiettivi ambiziosi, il Piano Mattei ha incontrato sfide significative, soprattutto nei progetti agricoli. In Kenya, ad esempio, un progetto pilota per la coltivazione del ricino ha suscitato malcontento tra gli agricoltori locali, che non hanno visto i benefici promessi materializzarsi.

Il progetto keniano, finanziato in parte dall'Italia con 75 milioni di euro, prevedeva la trasformazione del ricino in biocarburante per conto della società energetica italiana Eni. Tuttavia, i risultati sono stati deludenti per molti agricoltori, come Francis Kagiri, che ha guadagnato appena pochi centesimi per acro invece dei 480 euro promessi. Secondo l'Eni, gli insoddisfatti non sono rappresentativi della maggioranza, ma il caso evidenzia le difficoltà nell'attuazione di tali programmi. Altri diplomatici italiani pongono in dubbio la capacità del Piano Mattei di gestire l'impatto demografico africano, previsto raddoppiare entro il 2050. Mentre l'Italia cerca di equilibrare interessi strategici e rispetto dei diritti umani, la critica alla sua politica estera continua a crescere, specialmente in relazione alle collaborazioni con regimi controversi.