Nel contesto di un conflitto, un poeta ucraino esplora attraverso la sua lirica le immagini potenti del quotidiano in tempi difficili. La poesia, ricca di metafore e simboli, descrive un bambino che gioca tra i frutti caduti, mentre messaggi misteriosi emergono dalla sua schiena. L'autore invita a riflettere sull'importanza dei piccoli oggetti quotidiani e sulla fragilità della pace. Questa opera poetica, tratta da una raccolta recentemente pubblicata, offre un'intima visione delle conseguenze umane della guerra.
Nell'autunno del 2023, Yevgeniy Breyger, nato nel 1989 a Charkiv e ora residente a Vienna, ha presentato una nuova raccolta intitolata "Pace senza Guerra". In uno scenario segnato dai fumi dei mezzi militari, un bambino si diverte in mezzo ai frutti che sono caduti a terra. Il suo corpo porta con sé un messaggio enigmatico che diventa visibile solo quando è disteso tra i frutti. Accanto a lui, una lampada solitaria rischiara il paesaggio desolato dove ogni cosa sembra perduta. Nel silenzio, un sussurro incoraggia a non maltrattare ciò che rimane, invitando a preservare le parole e le idee. Alla fine, il sussurro chiede al bambino di girarsi, come se volesse mostrare un nuovo punto di vista.
Da un punto di vista giornalistico, questa poesia ci spinge a considerare il valore della vita quotidiana anche nei momenti più duri. Ci ricorda che, nonostante tutto, dobbiamo sempre cercare di proteggere le nostre parole e le nostre idee, che sono le fondamenta della nostra umanità. Inoltre, suggerisce che persino in situazioni disperate, possiamo trovare speranza e bellezza nelle cose semplici della vita, come un bambino che gioca tra i frutti caduti.