Dal 1872 al 1983, migliaia di persone in Italia sono state oggetto di sorveglianza da parte delle autorità per il semplice sospetto di poter minacciare l'ordine pubblico. Questo gruppo comprendeva intellettuali, donne coraggiose e attivisti sociali, tutti considerati fuori dagli schemi convenzionali. Grazie a un progetto che risale al 2004, i fascicoli contenenti informazioni su queste figure sono stati donati all’archivio di Bologna. Documenti come verbali di pedinamento, fotografie e lettere hanno permesso di ricostruire storie umane nascoste nei meandri della storia nazionale. Ora, queste testimonianze prendono vita attraverso un libro fotografico che offre uno sguardo profondo sulle vite di coloro che furono etichettati come "sovversivi".
I protagonisti del volume non sono solo nomi scritti su vecchi fogli ingialliti ma vere e proprie figure storiche. Tra essi, si trova Giuseppe Massarenti, un oppositore determinato del regime fascista, il cui coraggio lo ha portato a subire confino e internamento. Altrettanto significativa è la storia di Edvige Campogrande, una donna che sfidava i ruoli tradizionali imposti dal suo tempo. Francesco Zanardi, noto come il "sindaco del pane", rappresenta un esempio di leadership sociale. Inoltre, il libro dedica particolare attenzione alle comunità di Grizzana Morandi, Monzuno e Marzabotto, legate tragicamente alla strage nazista del Monte Sole. Queste pagine celebrano la memoria di chi non si è piegato alle forze oppressive.
Grazie all'opera creativa di Michele Lapini, accompagnata dalle analisi storiche curate da Francesca Delneri e Valentina Gabusi, questo libro fotografa non solo i documenti ma anche il loro significato simbolico. Le immagini catturano sia la bellezza che la fragilità delle tracce lasciate da queste vite. Il risultato è un invito a riflettere sulla natura dell'autoritarismo e sulla resistenza umana contro ogni forma di oppressione. Oggi più che mai, la conservazione della memoria storica ci ricorda l'importanza di difendere i valori di giustizia e libertà, rendendo omaggio a coloro che li hanno incarnati nel corso degli anni.