Tre tifosi del Milan, coinvolti nell'indagine denominata "Doppia curva" della Procura di Milano, hanno sollecitato un processo abbreviato. Questo procedimento legale prevede una riduzione della pena fino a un terzo nel caso di condanna. Le accuse contro i tre sono state riconsiderate e aggravate, specialmente per Francesco Lucci, fratello di un ex leader degli ultras del Milan. La decisione riguardante la richiesta sarà comunicata durante l'udienza fissata al 29 aprile.

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In un contesto giudiziario complesso, emergono figure chiave come Francesco Lucci, Christian Rosiello, ex bodyguard di un noto artista italiano, e Riccardo Bonissi. Essi si trovano sotto inchiesta per presunte attività illegali legate alle curve di San Siro. Gli avvocati hanno presentato diverse modalità di giudizio abbreviato, richieste particolari per ciascun imputato basandosi su prove e testimonianze specifiche. Per Francesco Lucci, il giudizio accelerato è condizionato all'esame di un testimone, mentre per gli altri due le modalità variano in base alle dinamiche processuali e ai documenti prodotti. Il pubblico ministero Paolo Storari e i rappresentanti delle parti civili concordano sulla necessità di esaminare questa via legale, con una sentenza attesa entro la prossima udienza.

Da un punto di vista giornalistico, questo caso evidenzia come il mondo del calcio possa essere intrecciato con sfide legali significative. La richiesta di giudizio abbreviato non solo riflette la strategia difensiva, ma anche l'impegno delle autorità italiane a garantire un processo equo ed efficiente. Tale approccio potrebbe servire da modello per futuri casi simili, mostrando come il sistema giudiziario possa adattarsi alle esigenze dei vari soggetti coinvolti.