Il governo messicano ha recentemente delineato un piano per rispettare gli obblighi internazionali relativi alla gestione delle risorse idriche condivise con il vicino Stato del Texas. In base a un accordo storico firmato nel 1944, il Messico è tenuto a fornire una quantità specifica di acqua ogni cinque anni attraverso i fiumi comuni. Tuttavia, la siccità prolungata ha reso difficile l'attuazione completa di tale impegno, portando a ritardi significativi.
Nel corso di un annuncio formale effettuato il 11 aprile, la presidente Claudia Sheinbaum ha spiegato che il paese sta lavorando intensamente per garantire il rifornimento adeguato di acqua ai contadini texani. Questa decisione si basa sul trattato bilaterale stipulato decine di anni fa, che richiede al Messico di trasferire quasi 2.160 milioni di metri cubi di acqua entro un determinato periodo. Attualmente, solo una piccola parte di tale quota è stata consegnata.
Le condizioni climatiche estreme hanno avuto un impatto negativo sui principali bacini idrici messicani, tra cui il famoso Rio Bravo. Secondo Sheinbaum, questa situazione eccezionale ha costretto il paese a ritardare le consegne previste. L'amministrazione sta ora esplorando soluzioni innovative per mitigare l'impatto della carenza d'acqua senza compromettere le comunità locali.
In conclusione, l'iniziativa messicana rappresenta un passo importante verso il mantenimento delle relazioni diplomatiche e la tutela degli interessi agricoli transfrontalieri. La collaborazione tra i due paesi sarà cruciale per affrontare le sfide future legate alle variazioni climatiche e all'uso sostenibile delle risorse idriche. Il prossimo ciclo del trattato segnerà un momento decisivo per valutare l'efficacia delle misure adottate fino ad oggi.