Mediobanca respinge l'offerta di Monte dei Paschi: critiche alla mancanza di razionalità economica e industriale

Jan 28, 2025 at 3:05 PM
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L’istituto finanziario guidato da Alberto Nagel ha emesso un comunicato riguardante l’offerta pubblica di scambio volontaria presentata da Monte dei Paschi di Senna il 24 gennaio. Mediobanca ha dichiarato che l’offerta non presenta alcuna base industriale o finanziaria, e pertanto rischia di compromettere il valore dell’azienda. Secondo la banca, l’OPA potrebbe danneggiare l’identità e il profilo d’affari di Mediobanca, specialmente nei settori ad alto valore aggiunto come il wealth management e l’investment banking. La nota evidenzia anche le preoccupazioni relative all’indipendenza professionale e alla reputazione della banca, mettendo in guardia contro possibili perdite di clienti e ricavi.

Nella sua valutazione, Mediobanca ha sottolineato diverse insufficienze legate all’offerta di Monte dei Paschi. L’istituto finanziario ha espresso dubbi sulla capacità di determinare il valore intrinseco delle azioni di Mps, citando problemi come un patrimonio netto afflitto da attività fiscali significative, rischi legali e una forte concentrazione geografica e di clientela. Inoltre, la banca ha evidenziato la mancanza di sinergie di costo dovuta all’assenza di sovrapposizioni nelle reti distributive, nonché la probabile perdita delle migliori risorse umane. Mediobanca ha anche messo in risalto le disparità tra i profili reddituali delle due istituzioni, con previsioni di crescita negativa per Mps a causa della riduzione del margine di interesse e del venir meno dei benefici fiscali.

Inoltre, Mediobanca ha sollevato questioni riguardanti gli intrecci azionari tra Mps, Generali e Delfin. L’istituto ha osservato che tali connessioni potrebbero portare a disomogeneità negli interessi rispetto al resto della compagine azionaria. Specificatamente, Delfin detiene una quota del 20% in Mediobanca e il 10% in Mps, mentre Caltagirone possiede il 7% in entrambe le società. Questa situazione potrebbe creare conflitti di interesse e influenzare negativamente le decisioni aziendali. Nel comunicato finale, è stato notato che due consiglieri, Sandro Panizza e Sabrina Pucci, hanno astenuto dal voto, essendo rappresentanti dell’azionista Delfin.

L’analisi di Mediobanca suggerisce che l’accettazione dell’OPA potrebbe avere conseguenze devastanti per l’istituto finanziario. Le preoccupazioni riguardano non solo la perdita di clienti e ricavi, ma anche il deterioramento del modello di business e l’impatto negativo sulle prospettive future della banca. Mediobanca continua a sostenere il suo piano industriale "One Brand-One Culture", mirando a mantenere la propria identità e indipendenza nel mercato finanziario italiano.