Un'iniziativa giornalistica di portata mondiale, nota come The 89 Percent Project, si propone di dare voce a una maggioranza spesso trascurata che chiede azioni decise contro la crisi climatica. Secondo ricerche recenti, l'89% delle persone nei paesi più poveri e il 66% in quelli industrializzati desiderano un intervento politico più efficace per affrontare le sfide climatiche. Tuttavia, questa maggiore consapevolezza non è ancora tradotta in azione concreta.
Lo scopo del progetto è quello di far emergere questa volontà popolare attraverso articoli, studi e eventi formativi, promuovendo una maggiore partecipazione attiva da parte dei cittadini. Con la collaborazione di prestigiose testate giornalistiche di tutto il mondo, The 89 Percent Project intende cambiare il modo in cui viene narrata la storia del clima, mettendo al centro la richiesta della maggioranza silenziosa.
Le statistiche mostrano che una larga percentuale della popolazione mondiale sostiene misure più forti contro il cambiamento climatico. Nonostante ciò, molte persone non sono consapevoli di far parte di una maggioranza favorevole ad azioni climatiche decisive. Questa mancanza di consapevolezza rappresenta un ostacolo significativo alla mobilitazione collettiva.
Gli studi condotti dall'Università di Oxford dimostrano che nei paesi meno sviluppati l'89% della popolazione vuole veder migliorato l'impegno per il clima. Nei paesi industrializzati, anche se la percentuale scende al 66%, rimane comunque elevata. L'80% della popolazione globale sottolinea la necessità di un intervento più marcato. Inoltre, negli Stati Uniti, il sostegno raggiunge il 74%, malgrado gli anni di sottovalutazione dell'amministrazione Trump. Le ricerche evidenziano come le persone sottovalutino sistematicamente l'adesione degli altri all'azione climatica, creando una barriera psicologica.
The 89 Percent Project è una grande iniziativa giornalistica che coinvolge numerose redazioni internazionali per dare voce a questa maggioranza silenziosa. L'obiettivo è capire come questa consapevolezza possa influenzare le azioni individuali e collettive, trasformandosi in richieste concrete verso i governanti.
Il progetto, guidato dall'associazione Covering Climate Now, dura un anno e prevede collaborazioni con importanti testate come The Guardian e Agence France-Presse. Altre redazioni, tra cui The Nation, Rolling Stone e Scientific American negli Stati Uniti, National Observer in Canada, Deutsche Welle in Germania e Corriere della Sera in Italia, hanno aderito alla causa. Il programma include settimane di copertura congiunta, studi approfonditi sui vari aspetti della crisi climatica e proposte pratiche per affrontarla. Eventi di formazione e concorsi completano l'iniziativa, mirando a premiare i migliori racconti sulla crisi climatica globalmente.