La Strategia di Meta Nell'Antitrust: Espansione e Negoziazioni

Apr 16, 2025 at 8:51 AM

Meta, guidata dal suo fondatore Mark Zuckerberg, si trova al centro di un processo antitrust negli Stati Uniti. L'azienda difende le proprie acquisizioni strategiche come Instagram e WhatsApp, affermando che tali mosse erano necessarie per sopperire alle difficoltà nello sviluppo interno di nuove applicazioni. Contro la Federal Trade Commission (Ftc), Meta argomenta che il mercato dei social network è competitivo e conteso da numerosi attori, inclusi TikTok, iMessage di Apple e Snapchat. Durante il procedimento, sono emerse email che mostrano la consapevolezza di Zuckerberg riguardo alla possibilità di uno spin-off delle sue proprietà. Prima del processo, Meta ha tentato di evitare una risoluzione in tribunale attraverso negoziati finanziari.

Gli Obiettivi Delle Acquisizioni di Meta

Nel corso della sua testimonianza legale, Mark Zuckerberg ha chiarito le ragioni che hanno spinto Meta ad acquisire piattaforme esterne invece di svilupparle internamente. Secondo lui, la creazione di nuove applicazioni presentava enormi sfide e rischi, con molte iniziative aziendali che non avevano raggiunto il successo sperato. Questo approccio dimostra l'importanza che Meta attribuisce all'integrazione di servizi già consolidati nel proprio portafoglio.

L'acquisto di Instagram nel 2012 e quello di WhatsApp nel 2014 rappresentano due decisioni strategiche cruciali per Meta. In entrambi i casi, l'obiettivo principale era arricchire l'offerta aziendale con prodotti che avevano già dimostrato il loro valore sul mercato. La Ftc contesta queste scelte, sostenendo che abbiano creato un monopolio nel settore dei social network. Tuttavia, Meta ribatte evidenziando la presenza di concorrenti significativi, come TikTok e i servizi di messaggistica di Apple, che continuano a influenzare fortemente il panorama digitale globale.

Il Tentativo Di Risolvere Fuori Dal Tribunale

Prima che il caso fosse portato davanti ai giudici, Meta ha cercato di risolvere la disputa con la Ftc attraverso negoziati economici. Offerte di pagamento sono state avanzate, sebbene con cifre ben al di sotto delle richieste iniziali dell'autorità regolatrice. Questa strategia riflette la volontà di Meta di evitare costose battaglie legali e possibili conseguenze negative per la struttura aziendale.

Le trattative tra Meta e la Ftc hanno rivelato tensioni significative. Nel marzo finale, Meta avrebbe proposto un accordo di 450 milioni di dollari, molto inferiore ai 30 miliardi richiesti dalle autorità statunitensi. Alcuni rapporti indicano che Zuckerberg nutriva speranze che l'allora presidente Donald Trump potesse intervenire a favore della società, ma tali aspettative non si sono realizzate. Con l'avvicinarsi del processo, la Ftc ha mantenuto posizioni rigide, richiedendo almeno 18 miliardi per considerare un accordo. Meta, tuttavia, ha offerto un massimo di quasi un miliardo di dollari, lasciando il conflitto senza soluzione alternativa al tribunale.