Un recente studio pionieristico, denominato EYES UP, condotto da istituzioni accademiche italiane ha evidenziato la correlazione tra l'introduzione prematura dei dispositivi digitali e le prestazioni scolastiche degli studenti. L'analisi delle abitudini digitali di migliaia di adolescenti in Lombardia ha rivelato che un utilizzo anticipato di smartphone e social network può avere effetti negativi sulle competenze linguistiche e matematiche. Gli esperti hanno riscontrato che gli studenti che aprono profili sui social media prima della scadenza legale europea mostrano una diminuzione nelle loro capacità cognitive rispetto ai coetanei che attendono.
Gli studiosi hanno anche scoperto disparità significative nella distribuzione sociale dell'accesso alle tecnologie. Anche se l'uso di Internet è ampiamente diffuso tra i giovani, non tutti lo impiegano allo stesso modo. Gli adolescenti provenienti da contesti con minor supporto educativo domestico ricevono spesso il loro primo smartphone a un'età più precoce rispetto ai coetanei con genitori meglio istruiti. Questa differenza contribuisce ad amplificare le disuguaglianze esistenti nell'educazione, specialmente tra figli di migranti e famiglie con basso livello di istruzione. Le famiglie meno privilegiate tendono a fornire meno regole strutturate per la gestione del tempo online, accentuando così la "disuguaglianza di iperconnessione".
L'importanza di un uso consapevole e responsabile della tecnologia tra i giovani emerge chiaramente dagli studi. È necessario promuovere strategie che incoraggino un approccio bilanciato verso i dispositivi digitali, tenendo conto delle specificità di genere e delle diverse esigenze socio-economiche. Un utilizzo più equilibrato e consapevole può non solo migliorare le performance scolastiche ma anche ridurre le disparità educative. Il ruolo della comunità educativa e delle politiche pubbliche è cruciale per supportare questa transizione verso un ambiente digitale sano e produttivo per tutti gli studenti.