Il futuro dell'energia pulita potrebbe essere assicurato grazie alla fusione nucleare, un processo che sta prendendo piede grazie all'iniziativa di aziende europee come Gauss Fusion. Questa società, fondata nel 2022 e sostenuta da prestigiosi istituti di ricerca europei, mira a costruire impianti energetici basati su tecnologie avanzate di confinamento magnetico entro il 2040. L'impresa è supportata da competenze tecniche e finanziamenti pubblici e privati, ma richiede ulteriori investimenti per accelerare i tempi.
Gauss Fusion ha scelto la via degli Stellarator, una tecnologia considerata più matura rispetto ai Tokamak tradizionali, garantendo vantaggi economici e industriali significativi. La roadmap prevede fasi chiave di sviluppo fino al 2044, con analisi sui siti ideali in Europa, incluso l'Italia, dove sono già previste aperture operative.
L'Europa si trova ad un bivio cruciale nella corsa verso nuove fonti di energia sostenibile. A capo di questa rivoluzione c'è Gauss Fusion, un'azienda che intende realizzare impianti di fusione nucleare entro il prossimo decennio. Con sede in Germania e Francia, l'azienda sta pianificando l'espansione anche in Italia, dimostrando così l'impegno pan-europeo per questo obiettivo strategico.
Le sfide sono molteplici: dalla selezione dei luoghi ideali per gli impianti, con analisi tecniche approfondite, alla necessità di fondi consistenti per sostenere lo sviluppo della tecnologia. Gli investimenti necessari ammontano a cifre elevate, distribuiti su circa 18 anni di progettazione e costruzione. Attualmente, Gauss Fusion ha raccolto 30 milioni di euro, ma occorre molto di più per portare avanti un progetto di tale portata. Inoltre, la scelta di utilizzare la tecnologia Stellarator rappresenta una decisione strategica per distinguersi dagli altri attori globali e consolidare la leadership europea in questo campo.
La scelta tecnologica di Gauss Fusion si concentra sugli Stellarator, macchine che offrono vantaggi significativi in termini di sicurezza, efficienza e accettazione pubblica. Questa decisione distingue l'azienda dai competitor che preferiscono i Tokamak, una tecnologia più nota ma meno adatta alle esigenze industriali di larga scala.
Lo sviluppo di una centrale a fusione nucleare comporta quattro fasi principali: design concettuale, ingegnerizzazione, costruzione e commissioning. Ogni fase richiede competenze specifiche e collaborazioni interdisciplinari tra istituti di ricerca e aziende private. Il focus è sulla creazione di cluster industriali strategici in Europa, con particolare attenzione all'ambiente e alle infrastrutture locali. L'Italia, con le sue risorse e competenze tecniche, è destinata a svolgere un ruolo chiave in questa trasformazione energetica. La fusione nucleare, grazie a questa innovazione, promette di ridurre drasticamente la dipendenza dalle terre rare e di fornire energia sicura e inesauribile, cambiando radicalmente la geopolitica mondiale dell'energia.