Indagini Fiscali sui Giganti del Web: X e Meta al Centro degli Accertamenti

Feb 26, 2025 at 8:51 AM
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Nel mese di aprile 2024, la Guardia di Finanza ha concluso una verifica fiscale riguardante il social network precedentemente noto come Twitter, ora ribattezzato X. L'indagine si è concentrata sui presunti mancati pagamenti dell'IVA per un importo di 12,5 milioni di euro relativi agli anni compresi tra il 2016 e il 2022. Contemporaneamente, il procuratore Giovanni Polizzi ha avviato un'inchiesta penale per evasione fiscale su basi simili a quelle coinvolte nel caso Meta. Il nucleo centrale della questione riguarda l'offerta di servizi digitali agli utenti italiani in cambio della raccolta e gestione dei dati personali, senza adeguati versamenti fiscali.

L'autorità finanziaria italiana ha portato alla luce un modello di business innovativo utilizzato da queste piattaforme social. Secondo le indagini, i servizi offerti non sono gratuiti ma scambiati con l'utilizzo dei dati personali degli utenti, un baratto che dovrebbe essere soggetto a tassazione. Questo approccio, che mette in discussione la natura economica delle transazioni digitali, potrebbe avere implicazioni significative anche oltre le frontiere italiane.

In risposta alle contestazioni fiscali, X sta intraprendendo discussioni con l'Agenzia delle Entrate per risolvere la situazione. Tuttavia, a differenza di altre inchieste concluse con accordi e risarcimenti, il caso Meta non ha ancora raggiunto una soluzione definitiva. L'indagine su Meta, condotta dalla Procura di Milano, ha evidenziato un'evasione IVA stimata in oltre 877 milioni di euro tra il 2015 e il 2021, esplorando per la prima volta il peso finanziario e fiscale dei dati degli utenti sui social network.

L'impatto di queste indagini pilota potrebbe estendersi ben oltre i confini nazionali, poiché lo scambio di servizi digitali per dati personali deve essere sottoposto a tassazione secondo le autorità italiane. La natura non gratuita dei servizi offerti dai social network è stata confermata da diverse istituzioni, tra cui l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e il Tar del Lazio, e costituisce un punto cruciale nelle indagini in corso.

Queste indagini rappresentano un passo importante verso una maggiore trasparenza nel settore dei social media e potrebbero stabilire nuovi precedenti per la regolamentazione fiscale delle piattaforme digitali. Mentre le trattative continuano, gli sviluppi futuri saranno seguiti con grande interesse sia dagli enti regolatori che dal pubblico.