Il Futuro delle Perdite Assicurate per Catastrofi Naturali

Apr 29, 2025 at 9:30 AM

Entro il 2025, le perdite assicurate globali legate a catastrofi naturali potrebbero raggiungere i 300 miliardi di dollari in un anno critico. Secondo uno studio del Swiss Re Institute, l'Europa è sempre più esposta alle alluvioni, mentre l'Italia si distingue come uno dei paesi con il divario di protezione più elevato, con il 78% delle perdite non coperte da polizze. Nel 2024, tre eventi idrici hanno causato danni per oltre 9 miliardi di dollari in Europa, con Valencia al centro del disastro più costoso. Il settore assicurativo richiede un maggior coinvolgimento tra pubblico e privato per prevenire tali calamità.

Le stime mostrano che gli uragani e i terremoti rimangono le principali minacce, con la possibilità di generare perdite superiori a 300 miliardi di dollari in un anno di picco. L'inflazione e lo sviluppo urbano contribuiscono ad accrescere i danni, mentre le misure preventive e di mitigazione possono ridurre notevolmente i costi. La collaborazione tra istituzioni pubbliche e private rappresenta una chiave fondamentale per affrontare efficacemente queste sfide.

L'Impatto delle Catastrofi Naturali sulle Polizze Assicurative

Lo studio del Swiss Re Institute mette in evidenza come gli anni di picco siano sempre più frequenti e devastanti. Gli uragani e i terremoti continuano a essere le principali cause di perdite assicurate elevate, con il potenziale di generare danni superiori a 300 miliardi di dollari in un solo anno. La crescita economica, demografica e l'espansione urbana in aree vulnerabili accentuano ulteriormente questo fenomeno.

Nel corso degli ultimi decenni, i dati dimostrano che certi eventi storici, se ripetuti oggi, avrebbero conseguenze economiche molto più gravi. Ad esempio, l'uragano Andrew del 1992, con perdite attuali stimabili intorno ai 35 miliardi di dollari, causerebbe danni quasi tre volte superiori seguendo lo stesso percorso. Tuttavia, miglioramenti infrastrutturali, come le difese contro le inondazioni, hanno mitigato parzialmente alcuni rischi. L'uragano Katrina, pur essendo ancora tra i disastri più costosi della storia, vede oggi un significativo ridimensionamento delle sue potenziali perdite grazie a miglioramenti tecnologici e urbanistici.

Strategie di Prevenzione e Collaborazione Pubblico-Privato

La necessità di ridurre il potenziale di perdita prima che si verifichino catastrofi naturali è sempre più urgente. Le misure preventive, come la costruzione di dighe, argini e sistemi di deviazione idrica, sono ritenute fino a dieci volte più efficaci in termini di costo-beneficio rispetto alla ricostruzione post-disastro. Inoltre, l'introduzione di nuove normative, come la recente legge italiana sulle polizze catastrofali, rappresenta un passo importante verso una maggiore protezione e consapevolezza.

Una stretta collaborazione tra settori pubblico e privato è indispensabile per garantire soluzioni efficaci. Jérôme Haegeli, capo economista del gruppo Swiss Re, ha ribadito l'importanza di un settore riassicurativo ben capitalizzato, in grado di fornire un ammortizzatore essenziale per le comunità e le economie colpite. Con un capitale superiore a 500 miliardi di dollari, il settore riassicurativo può sostenere programmi di mitigazione e prevenzione, contribuendo a ridurre notevolmente le perdite future. Guardando indietro agli eventi del 2024, caratterizzato da uragani, tempeste e inondazioni, emerge la necessità di pianificare strategie a lungo termine per affrontare queste crescenti minacce.