L'azienda tedesca Magirus, conosciuta per i suoi veicoli antincendio e attrezzature di soccorso da oltre 160 anni, ha cambiato proprietario. Dalla storica fondazione nel 1865 fino a oggi, Magirus è passata dalla multinazionale Iveco Group alla holding di private equity Mutares. Questo trasferimento segna una nuova fase per l'azienda, che ha sempre rivoluzionato il mondo del soccorso grazie alle sue innovazioni tecnologiche.
L'origine di Magirus risale al periodo tra il 1864 e il 1865, quando Conrad Dietrich inventò una scala mobile in grado di raggiungere altezze mai viste prima. Questa invenzione aprì la strada a nuove possibilità nell'assistenza antincendio, guadagnandosi prestigiosi riconoscimenti come la medaglia d'oro all'Esposizione Universale di Vienna. Nel corso degli anni, Magirus si è evoluta, diventando parte di gruppi industriali di primo piano come Humboldt-Deutz e successivamente Iveco.
Nel corso dei secoli, Magirus ha continuato a sviluppare soluzioni avanzate per i vigili del fuoco. Dal suo stabilimento principale a Ulm, in Germania, l'azienda ha fornito non solo veicoli ma anche servizi di assistenza post-vendita per garantire l'efficienza operativa. La sua presenza globale comprende quattro stabilimenti, tra cui quello italiano specializzato nella produzione di veicoli antincendio per aeroporti e foreste.
Con il passaggio alla Mutares, Magirus inizia un nuovo capitolo della sua storia. Questo cambio di proprietà avviene in un momento critico per l'azienda, che ha registrato cali significativi nei ricavi e nelle performance finanziarie negli ultimi anni. Il gruppo torinese Iveco ha annunciato un impatto finanziario negativo di circa 115 milioni di euro nel primo trimestre del 2024, ma sostiene che questa mossa gli permetterà di concentrarsi sul proprio core business.
Mutares, guidata dal suo fondatore Robin Laik, intende rafforzare il segmento Automotive & Mobility del proprio portafoglio attraverso questo investimento. L'obiettivo è di revitalizzare Magirus, sfruttando la sua lunga tradizione di eccellenza e innovazione per affrontare le sfide del futuro. I dettagli finanziari dell'accordo non sono stati resi pubblici, ma si prevede che questo cambiamento possa aprire nuove opportunità per l'azienda e i suoi dipendenti, distribuiti in quattro stabilimenti strategici in Europa.