L'Europa sta investendo significativamente nella ricerca e nello sviluppo di piccoli reattori nucleari modulari refrigerati ad acqua leggera (LW-SMR) per promuovere una produzione energetica più sicura e sostenibile. Un progetto pilota, SASPAM-SA, coordinato dall'ENEA e finanziato con oltre 4 milioni di euro nell'ambito di Horizon Euratom, coinvolge 23 partner da 13 paesi europei. Questo iniziativa mira a potenziare le conoscenze e favorire lo scambio di know-how per facilitare l'integrazione dei reattori SMR nel mix energetico europeo entro il 2050.
Gli LW-SMR rappresentano un passo avanti significativo rispetto ai tradizionali reattori nucleari, grazie alla riduzione della potenza unitaria, dei tempi di costruzione e del rischio economico-finanziario. Questi reattori presentano anche una maggiore sicurezza intrinseca, frutto di anni di ricerche e di esperienza operativa accumulata. Le innovazioni tecniche hanno portato alla semplificazione strutturale e all'introduzione di sistemi che entrano automaticamente in funzione senza necessità di intervento umano, garantendo una maggiore affidabilità.
I reattori SMR sono progettati per essere installabili entro un orizzonte temporale di 5-10 anni, rendendoli una soluzione pratica per affrontare le sfide di decarbonizzazione previste tra il 2040 e il 2050. Il coordinatore del progetto, Fulvio Mascari, ha evidenziato come questi reattori siano già disponibili e pronti per l'adozione, offrendo un contributo cruciale al mix energetico dei vari paesi europei. La loro implementazione sarà essenziale per soddisfare gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra, combinando efficacia energetica con elevati standard di sicurezza.
Il progetto SASPAM-SA si propone di identificare le attività di ricerca e sviluppo necessarie per supportare e accelerare i processi autorizzativi dei reattori SMR. L'iniziativa prevede la partecipazione di istituzioni accademiche e aziende di diversi paesi europei, tra cui Politecnico di Milano, Sapienza Università di Roma e SinTec in Italia. La collaborazione internazionale è fondamentale per consolidare le conoscenze e per promuovere uno scambio di competenze che possa accelerare la diffusione di questa tecnologia.
Inoltre, ENEA ha organizzato un workshop internazionale dedicato alla sicurezza degli SMR per una rapida implementazione sostenibile. L'evento ha visto la partecipazione di 16 giovani ricercatori supportati dal European Nuclear Education Network (ENEN2Plus). Fulvio Mascari ha sottolineato l'importanza di dimostrare la sicurezza di questi reattori anche nei confronti dell'ambiente esterno, un aspetto critico nel processo autorizzativo. Le ricerche recenti e i dati sperimentali acquisiti costituiscono un bagaglio prezioso di conoscenze che possono facilitare l'approvazione e l'adozione dei reattori SMR in Europa.