Un recente accordo bilaterale ha stabilito le nuove linee guida per la presenza militare statunitense intorno al canale di Panamá. Tale documento, firmato il 10 aprile, consente l'uso temporaneo di infrastrutture panamesi per esercitazioni e operazioni umanitarie, senza consentire la creazione di basi permanenti. Questa decisione riflette un equilibrio delicato tra interessi strategici internazionali e la sovranità nazionale panamense, in un contesto in cui cresce l'influenza cinese nell'America Centrale.

L'accordo, valido per tre anni con opzione di rinnovo, è stato siglato dai rispettivi ministri della difesa, Pete Hegseth degli Stati Uniti e Frank Abrego del Panamá. Secondo quanto specificato nel testo, le aree designate rimarranno sotto proprietà panamense, garantendo un uso condiviso. L'amministrazione Trump ha evidenziato l'importanza strategica del canale, soprattutto come contrappeso all'espansione cinese nella regione. In passato, gli Stati Uniti avevano mantenuto basi militari fino alla restituzione del canale nel 1999, in base a un accordo stipulato da Jimmy Carter.

Tuttavia, la presenza prolungata delle forze statunitensi potrebbe rappresentare una sfida politica per il presidente panamense José Raúl Mulino. Alcuni analisti ritengono che tale situazione possa suscitare tensioni interne. Durante una visita ufficiale in Perù, Mulino ha dichiarato di aver respinto richieste americane riguardanti la concessione di basi militari e territori. Egli ha ribadito fermamente che il canale deve restare sotto il controllo esclusivo del suo paese, sottolineando anche la necessità di proteggere la sovranità nazionale.

Inoltre, il governo panamense ha sollevato critiche nei confronti degli Stati Uniti per aver omesso dal comunicato ufficiale in inglese un riferimento alla "sovranità inalienabile" del Panamá sul canale. Questo episodio ha alimentato ulteriori discussioni sull'impatto geopolitico dell'accordo e sui possibili contrasti tra le due nazioni.

Nonostante le divergenze, l'accordo rappresenta un compromesso significativo tra la necessità di cooperazione militare e la tutela della proprietà nazionale panamense. La gestione del canale resta un elemento chiave nella dinamica relazionale tra Panamá e Stati Uniti, influenzando non solo la sicurezza regionale, ma anche i rapporti internazionali in un contesto sempre più complesso.